La procedura fallimentare per gli enti locali statunitensi: il Chapter 9

Il Chapter 9 (letteralmente: Capitolo 9) è la sezione del Codice fallimentare statunitense che si occupa delle autorità locali. Rientrano in questa categoria tutte le “suddivisioni politiche o agenzie pubbliche o enti strumentali di uno Stato”: si tratta di comuni, contee, scuole, autorità amministrative, imprese municipalizzate, ecc.

Quando un’autorità locale può, in base al diritto statale, avere dei debiti e arriva al punto di essere insolvente, può richiedere di essere ammessa all’applicazione della procedura di protezione prevista dal Chapter 9. Prima, però, deve avere almeno tentato in piena buona fede di trovare un’accordo con i creditori. Questi ultimi sono incentivati a raggiungere un accordo perchè, una volta che la procedura sarà partita, avranno molta meno voce in capitolo.

Quando i requisiti previsti sono assolti, il Comune insolvente posta la sua richiesta di applicazione del Chapter 9 alla Corte fallimentare territorialmente competente. Si dà informazione dellla notizia a tutti i creditori e il giudice decide dell’ammissibilità. Contemporaneamente o entro il termine fissato dal giudice, il Comune è tenuto a presentare un piano di aggiustamento del debito. Tale piano dovrà essere approvato dal giudice che ne verificherà poi l’applicazione.

Nel caso di Detroit, la richiesta di avvio della procedura del Chapter 9 è stata inviata  il 18 luglio. Il 19 agosto è scaduto il termine fissato dal giudice federale per raccogliere le opposizioni dei creditori all’attivazione della procedura. Tra gli oppositori, figurano in prima fila i pensionati che, evidentemente, hanno più da temere.

Quali sono i benefici offerti al debitore dal Chapter 9?

Nella procedura del Chapter 9 il Comune è chiamato a proporre un piano di ristrutturazione del debito che gli consenta di uscire dalla crisi. Tale piano dovrà essere approvato dal Tribunale fallimentare, il quale valuterà che si tratti di una soluzione ragionevole per i creditori. Per rispettare il principio costituzionale della separazione dei poteri, però, il Tribunale non può in alcun modo imporre questa o quella scelta al Comune insolvente: non può suggerire alienazioni del patrimonio, aumenti di tasse o tagli di spese.

Il Comune debitore, d’altro canto, ha due tipi di benefici. Uno è immediato: può sospendere il pagamento dei debiti e delle relative quote interessi fino a che la procedura sarà conclusa, senza temere ingiunzioni di pagamento singole. Il secondo tipo riguarda il rapporto con i creditori. Con il piano di aggiustamento dei debiti potrà imporre una soluzione anche ai contrari, a patto che almeno una parte dei creditori dia il suo consenso. In più, può più facilmente rinegoziare i contratti collettivi di lavoro e i piani di benefit per i pensionati senza dover seguire le procedure ordinarie.

Quali i prossimi passi?

Si attende con ansia innanzitutto la decisione del giudice federale rispetto all’ammissibilità di Detroit alla procedura del Chapter 9. Al momento non è ancora stata fissata una data, anche se l’impegno è di “fare presto”.

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